Premetto che la foto non avrebbe dovuto essere questa. Ne avevo scattato un’altra, di profilo in modo da evidenziare meglio come la chip di parmigiano desse uno slancio più verticale al piatto e come il pomodorino tondeggiasse semisferico al di sopra del riso nero.
Ma questa ha tutto un’ altro valore: l’ha scattata la mia amica Marina, mentre mi raccontava una storia che mi ha lasciato emozionato. una storia che invita a guardare il mondo da una prospettiva differente.
Dalla prospettiva di chi non ci vede, per esempio, come succede a sua figlia ( che per inciso è fra le migliori amiche della mia) che a soli 15 anni si muove col bastone bianco per una rara sindrome che comprende anche la degenerazione della retina (la sindrome di Alström, per essere precisi: anzi, già che ci siamo mettete like alla loro pagina facebook).
Insieme a un gruppo di amici non vedenti e ipovedenti, la scorsa settimana avevano organizzato un incontro con pranzo in una trattoria famosissima dalle nostre parti, fissando come si fa in queste occasioni il costo po-capite del pranzo, escluso dolce e vino.
Solo che a fine pasto il dolce è arrivato ugualmente per tutti, e la cameriera ha precisato che era stato offerto da un signore che pranzava poco distante dalla loro tavolata. Marina si è alzata per ringraziare l’anziano signore, che le ha spiegato come proprio quel giorno stesse riflettendo su quanto la sua vita fosse stata fortunata, e di come fosse il caso di condividere un po’ della sua fortuna con gli altri. Così, quando ha visto entrare quel gruppo di genitori con i loro giovani figli che nonostante i loro problemi si stavano divertendo e ridevano insieme, ha deciso di fare qualcosa.
Marina lo ha ringraziato, e mentre lui se ne andava ha chiesto alla cameriera di portarle il conto. Ma la vera sorpresa era che il signore non aveva pagato soltanto il dolce, ma tutto il conto del pranzo. E con una storia così, volete che non metta questa foto che sembra un occhio?
Quindi, già che ci sono, eccovi anche la ricetta: fate bollire il riso venere integrale ( cuoce per quaranta minuti, ma volete mettere il gusto croccante…), e intanto preparate una soffice crema di ricotta (io ho aggiunto dell’acqua minerale ) e insaporitela colorandola con lo zafferano.
Quando il riso è pronto, fatelo saltare in un olio aromatizzato con basilico e aglio e impiattatelo guarnendo con la mousse di ricotta, una chip di parmigiano (velocissima, circa cinque minuti sotto il grill del forno e i mucchietti di formaggio grattugiato si trasformano in dischetti che dovrete stare attenti a togliere dalle mani degli eventuali presenti in cucina per non restare senza).
Al centro, un pomodorino che contrasta per colore e acidità. E che visto dall’alto ricorda un occhio, per restare in tema col racconto. E anche un po Mike Wazowski, per dirla tutta… 😉